martedì 11 dicembre 2012

REPORT: MADONNA ALLA GIAMAICANA

E' davvero difficile, scrivere una piccola recensione di una serata, se ti è davvero piaciuta. Ci proverò, in primis, perchè i ragazzi di Bologna se lo meritano, in ultima battuta, perchè la serata vale la pena di essere raccontata.
Iniziamo con il presupposto che siamo a Bologna, una delle mie città preferite del Nord Italia, per diversi motivi che non stò qua ad elencare. Siamo nel locale/sala prove di uno dei miei miti d'infanzia, ovvero Steno dei Nabat. La birra costa pochissimo. Ci sono tantissimi amici miei, di lunga data, che non vedo da un pò. Questi sono i presupposti per un festa, davvero distruttiva.
Iniziano a scaldare gli animi, gli ottimi BOLOGNA SKA JAZZ ENSEMBLE, che tra le loro file hanno diversi nostri amici. Fanno un ottimo concerto con diverse ottime cover, tra cui una spettacolare Sinner Man degli Ethiopians (fate anche la version che ci stà. NdR), 30 pieces of silver di Prince Buster e Confucious degli Skatalites. Davvero bravi, fanno immediatamente muvere il culo alla gente, anche grazie all'aiuto sotto il palco di Joe Sborra AKA Dario Giovetti, che li "dirige" da sotto il palco.
Poi tocca hai dj resident e agli ospiti. Non riuscirò mai a ricordare tutte le persone, che hanno fatto girare i dischi, ma sicuramente devo, una menzione d'onore all'amico ex-mod di Arezzo che ho rivisto dopo molti anni, che ora vive a Bologna, ed ha una crew che si chiama One More Chance, a Berna "The Licker", Gaber e Riccardo Pedrini (se avete letto il saggio "Skinhead", lo conoscete. NdR), ma anche tutti i ragazzi che sono stati bravissimi, con selezioni che spazziavano in tutta la cultura musicale giamaicana, compreso il sempre frainteso 2 tone.
Poi, c'è quello che non si può spiegare le risate, le bevute, le cavolate, l'odore acre nell'aria, ed eccc.....
Sicuramente, se ne faranno altre, ci sarò assolutamente da fruitore....non vedo l'ora.

PS non ho neanche una foto della serata, quindi rimetto il volantino eccezionale ed indimenticabile che ha fatto Gaber.